Daniele Ciprì nasce e cresce a Palermo. I primi passi che determinano la sua professione, li fa nella bottega artigiana di fotografia a conduzione famigliare. Il padre Francesco ripara macchine fotografiche, la mamma Raia Rosalia sta alla cassa e il fratello Antonio, più grande di lui di un anno, scatta fotografie ai matrimoni. Quindi pellicole e fotogrammi sono da subito i suoi giochi preferiti. A sette anni ferisce involontariamente suo fratello con una macchina da presa a molla di cui stava cercando di capire il meccanismo. Daniele in seguito si specializza in riprese con il superotto che immortalano le cerimonie nuziali.
A metà degli anni ottanta conosce Sergio Gianfalla e Giovanni Massa, ex collaboratori di Giuseppe Tornatore per la cooperativa palermitana C.L.C.T per cui realizza numerosi documentari, cortometraggi e montaggi anche con materiali di repertorio.
Incontra Franco Maresco in un'emittente palermitana,la Tvm, alla fine degli anni ottanta, e inizia con lui un lungo sodalizio artistico. Nel 1990 realizzano insieme i corti di Cinico tv, trasmessi a Fuori Orario di Enrico Ghezzi su Raitre,che li rendono popolari. Girano anche tre lungometraggi dove insieme curano la regia, la sceneggiatura, la fotografia, avvalendosi anche della collaborazione di Luca Bigazzi, montatore e anche compositore di colonne sonore. Il sodalizio con Franco Maresco termina nel 2006. Da quel momento Daniele Ciprì collabora a numerosifilm come direttore della fotografia con registi quali Roberta Torre, Ascanio Celestini e soprattutto Marco Bellocchio.
Per il film Vincere gli vengono assegnati diversi premi tra cui il David di Donatello, il Nastro D'Argento, il Globo D'Oro e il Gianni Di Venanzo.
Il 2010 è l'anno dell'incontro con i produttori Alessandra Acciai e Giorgio Magliulo, con i quali decide di affrontare la sua prima regia da solo, realizzando anche la fotografia del film.