Ventisette sono le opere del massimo compositore nazionale. Nel paese del melodramma c'è il club esclusivo dei 27 - e non è il Forever 27 delle rockstar morte a quell'età - ma "solo" di vere e proprie persone che si chiamano come le opere di Giuseppe Verdi. Si presentano così: "Piacere, sono Traviata, Rigoletto, Giovanna D'arco... eccetera, eccetera". Tutto scorreva nel dolce furore di questi abitanti di pianura, fino all'arrivo di un bambino di undici anni: si è procurato una divisa, la stessa spilla, vuole essere uno di loro. Un altro miracolo del maestro? Forse. O probabilmente, tutto calcolato, tra questa gente piena di "sinistra inclinazione musicale", come scriveva Bruno Barilli. Finzione o realtà? Sono le domande di chi si imbatte per la prima volta in questa storia, talmente incredibile da sembrare costruita nei dettagli. Così reale da apparire irreale al cinema, che a sua volta è una menzogna per raccontare la verità.