Tre minuti ciascuno per uno sguardo da e su Napoli: il punto di partenza per l'opera plurale di ventiquattro autori. La città raccontata attraverso tempi, luoghi, modi e sguardi profondamente diversi per cercare di coglierne l'irrimediabile complessità.
Una raccolta di istantanee che nell'incalzare rapido del loro spazio provano a fermare un momento, un tempo: quello di una giornata passata al mare o alla finestra; il tempo di un centenario e quello di un neonato; il tempo dispari di un pianista jazz e quello ordinato di una canzone di malavita. Tempi ognuno diverso dall'altro, da cui emerge però l'immagine unitaria di una città in movimento, mai ferma: una città, cioè, priva di giudizi. Che anche dei luoghi più comuni - come i santi, il porto, i disagi, la bellezza - sa tenere la freschezza; e dell'eccentricità e dello stupore - che qui possono avere le fattezze inattese di un maiale o di una principessa - fa un carattere tipico.
Una ballata su una realtà da difendere e da denunciare, e soprattutto per non dare mai per scontata una metropoli ancora e sempre inesorabilmente viva.