Fabio Mollo, regista e sceneggiatore, si laurea a Londra nel 2002 presso la University of East London con il BA honour Bachelor of Arts in Visual Theory, Film history. Nel 2007 ottiene anche il diploma di regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. La sua carriera inizia come assistente alla regia per diversi film; nel 2011 è tra i dieci giovani registi internazionali selezionati dal Festival di Cannes all'Atelier della Cinéfondation. Tra i vari cortometraggi da lui diretti ricordiamo "Al buio", presentato alla 62ma Mostra del Cinema di Venezia, e "Giganti", che ha vinto il premio per il Miglior Cortometraggio al Torino Film Festival ed è stato selezionato in concorso al 58mo Festival di Berlino. Nel 2013 esce il suo lungometraggio d'esordio "Il Sud è niente", selezionato al 64.mo Festival di Berlino, al 38.mo Toronto International Film Festival e all'ottavo Festival Internazionale del Film di Roma, vincendo il premio Taodue "Camera d'Oro". Tra gli altri riconoscimenti nazionali e internazionali, il film conquista anche le candidature come Miglior Film d'Esordio, Miglior Attrice Protagonista e Miglior Colonna Sonora ai Globi d'Oro, e ottiene la candidatura come Miglior Regista Esordiente ai Nastri d'Argento. Nel 2015 esce "Vincenzio da Crosia", suo primo lungometraggio documentario prodotto da Wildside, presentato in concorso al 33.mo Torino Film Festival, dove riceve la Menzione Speciale del premio Avanti e diventa finalista come miglior documentario ai Nastri d'Argento 2016. Tra il 2015 e il 2016 realizza il documentario "The Young Pope: A Tale of Filmmaking", coprodotto da Wildside, Sky, HBO e Canal+, andato in onda a novembre 2016 su Sky Atlantic HD. Il suo secondo lungometraggio di finzione, "Il padre d'Italia", con Luca Marinelli e Isabella Ragonese, è uscito nelle sale nel marzo 2017.