Kiko è un adolescente, orfano di padre italiano e figlio di madre filippina, Marilou. Vivono in Friuli con Ennio, il nuovo compagno della madre, un caporale che recluta e sfrutta lavoratori clandestini. Kiko va a scuola, ma al tempo stesso - per contribuire al sostentamento della famiglia - è costretto a lavorare nei cantieri edili di Ennio. Sente di appartenere ad una casta inferiore, di non essere davvero come gli altri coetanei italiani: la sua origine asiatica talvolta lo espone al razzismo strisciante dei compagni più grandi. C'è un solo luogo per Kiko dove sognare: un vecchio autobus abbandonato in una discarica che il ragazzo ha trasformato nel suo rifugio e chiamato Saturno. All'improvviso il suo destino sembra poter cambiare: un anziano amico del padre, Ettore, viene a cercare Kiko e si propone di essere per lui uno strano precettore. Superata l'iniziale diffidenza, Ettore riesce ad accendere nel ragazzo l'interesse profondo per un sapere radicalmente diverso da quello che propone la scuola. L'influenza di Ettore è così potente da dare a Kiko finalmente la forza di ribellarsi.Finché le cose si complicano di nuovo e maledettamente: la caduta delle maschere mette il protagonista di fronte alle scelte più decisive e più impreviste della sua giovane vita.