Robin e` una ragazza maltese che aspetta un bambino, un figlio ne´ cercato ne´ accettato. Caterina e Gaia sono due giovani donne italiane. Entrambe single, desiderano disperatamente un figlio. Kiki, che vive in Grecia, soffre di una malattia incurabile e vuole che la sua vita si concluda con dignita`. Le procedure a cui ognuna di loro spera di accedere – aborto, fecondazione da donatore, eutanasia – nel loro paese non sono ammesse, mentre lo sono in altre nazioni europee. E` per questo che si trovano costrette a ricorrere al cosiddetto "turismo sanitario", incontrando medici, oppositori e sostenitori del diritto alla vita e alla morte, nelle sue molteplici declinazioni politiche e morali. Con uno sguardo pieno di rispetto verso i suoi personaggi, ma intriso al tempo stesso di un surreale umorismo balcanico, la regista Elina Psykou ci accompagna in un viaggio per l’Europa che supera non solo i confini delle nazioni, ma anche le barriere imposte da leggi e convenzioni. Capace di rilevare l’ingarbugliato mescolarsi dei confini tra logica e assurdità, Stray Bodies apre una riflessione sull'autonomia del corpo in un continente - l’Europa - dove l'eredità cristiana e il conservatorismo ostacolano la libertà di scelta, in un periodo in cui la conoscenza scientifica spinge, come mai prima, il potere dell'umano sulla vita e sulla morte.