Nel 1957, Robin Cavendish, un prestante e carismatico giovanotto inglese, incontra una splendida donna di nome Diana Blacker e nel giro di breve tempo decide di sposarla. Insieme alla moglie si trasferisce in Kenya, dove lavora come intermediario nel commercio del tè. Ma nel giro di pochi mesi viene colpito dalla poliomielite, che lo lascia completamente paralizzato dal collo in giù e dipendente da un respiratore artificiale. Ma Robin desidera più di qualsiasi altra cosa vivere nel mondo anziché in un letto d'ospedale e Diana è fermamente determinata ad aiutarlo a realizzare il suo sogno. Contro il parere di tutto il personale medico, Robin lascia l'ospedale e riesce a riconquistare una certa autonomia grazie a una straordinaria sedia a rotelle collegata a un respiratore, progettata e realizzata da un suo amico, il Professor Teddy Hall.
Già solo compiendo quest'atto di sfida, Robin diventa già un pioniere, ma è soltanto l'inizio di una lunga crociata in difesa di altre persone gravemente disabili che hanno come lui il diritto di beneficiare di quel grado di mobilità per cui ha tanto lottato. Spiazzando i medici specialisti solo con la sua sopravvivenza, Robin lotta instancabilmente per tutelare i diritti dei disabili, con l'amata moglie Diana sempre al suo fianco.