Italia del Sud, 1948. Il piccolo e vivace Rocco Granata ha 10 anni quando il padre Salvatore parte per il Belgio per andare a lavorare in una miniera di carbone. Dopo un anno che è via, la nostalgia della propria famiglia è così grande da spingerlo a mandare una lettera alla moglie in cui le chiede di raggiungerlo in Belgio. Rocco è quello più entusiasta e non vede l'ora di raggiungere il padre a Waterschei, la piccola città mineraria che sarà la sua nuova casa. Ma appena arriva, la delusione è grandissima. Salvatore, come tutti gli altri immigrati, vive in una miserabile baracca. La gente del posto è distante e diffidente. Il clima è più freddo e si parla una lingua che non capisce. Non c'è niente che ricordi il calore della sua Italia. E' povero come prima e in più si sente anche un emarginato, un diverso, un cittadino di serie b. A scuola le cose vanno ancora peggio e Rocco è demoralizzato. Il bambino sa che c'è solo una cosa che riesce a farlo stare meglio quando è triste e che lo appassiona più di tutto il resto: fare musica. Da ora in poi questo diventa il suo sogno e l'obiettivo al quale si aggrappa con tutte le forze. Quando il padre però lo scopre è scontro frontale. Per lui ha altri progetti: lavoro concreto e quella sicurezza economica che purtroppo lui non è riuscito a raggiungere. Vuole vederlo titolare di un'officina. Il figlio non può deluderlo. Deve realizzare quello che il padre non è riuscito a fare. Il rapporto tra Rocco e suo padre diventa sempre più aspro. Salvatore non riesce ad accettare la determinazione di Rocco nel dedicarsi anima e corpo ad un'attività come la musica, che ai suoi occhi non può garantire un futuro concreto e una sicurezza economica. Salvatore è convinto che fare il musicista non sia un mestiere "vero": Rocco non può essere così egoista da pensare solo a se stesso. Il ragazzo, ovviamente, si oppone, ma dopo l'ennesimo litigio è costretto a capitolare ed accetta di iniziare un lavoro come apprendista meccanico. Questo però non vuol dire per lui rinunciare alla musica e di notte, all'insaputa del padre, continua ad andare a suonare con gli amici. Un giorno, ispirato dalla bellezza della ragazza che ama, la figlia del droghiere del paese con cui ha da sempre un flirt impossibile, compone una canzone bellissima alla quale dà il titolo di "Marina. La canzone piace moltissimo ad un produttore discografico che accetta di registrare il singolo. Rocco è al culmine della gioia. E' sicuro che il suo sogno si stia finalmente per realizzare, quando purtroppo la situazione precipita. La ragazza che ama, la sua musa ispiratrice, è costretta dal padre a partire per gli Stati Uniti dopo essere stata violentata da un ragazzo del paese. In un primo momento viene accusato Rocco, ma dopo viene scagionato. Rocco è sconvolto. Il colpo di grazia gli viene dato dalla notizia del crollo di una galleria nella miniera in cui lavora il padre. L'uomo miracolosamente si salva, ma si ritrova all'improvviso senza lavoro. E' una sconfitta per Salvatore, anche perché, nel frattempo, i polmoni di Salvatore stanno rivelando i risultati di anni passati in miniera. Nel frattempo la canzone che aveva inciso inaspettatamente ha un grande successo e diventa subito una hit non solo in Belgio, ma anche in Olanda e fin negli Stati Uniti! Proprio una società discografica americana decide di lanciarlo come il nuovo Mario Lanza: durante il tour in America Rocco si esibisce addirittura al famoso Carnegie Hall. Ed è proprio dopo questo concerto che incontra, dopo tanto tempo dalla sua partenza, la ragazza che ama, la sua "Marina", giunta l. per ascoltarlo. Finalmente Rocco è riuscito ad esaudire il suo desiderio, diventare un musicista. E il padre Salvatore, ascoltando il concerto dalla radio, capisce che quello è il destino del figlio.