Schede primarie

Gaetano Mariotti (Tony Sperandeo) proviene da un modesta famiglia del Sud Italia, ha sposato Stella (Nathaly Caldonazzo), figlia di un professore, entrambi hanno un figlio Tommaso (Matteo Branciamore) che di ritorno dal College svizzero con una laurea da manager decide di farsi frate. Il padre, che nel frattempo e' diventato un importante costruttore della capitale ne rimane sconvolto, per dissuaderlo, decide di passare una breve vacanza col figlio. Sono molte le cose da raccontarsi, ma a sostituire il padre trattenuto dagli impegni saranno Gaia e Silvia, due bellissime, moderne e spregiudicate ragazze di oggi che accompagneranno Tommaso sull'isola di Cirella in Calabria per una breve vacanza, facendogli sentire l'ebrezza della salsedine e dell'amore. Gaetano Mariotti muore prematuramente, Tommaso è costretto ad accomodarsi alla poltrona del padre per dirigere la florida impresa di costruzioni fiancheggiato da un abile tutor: Lucio Oldani (Massimo Bonetti). Il rigore Svizzero e la vocazione religiosa sono alle spalle, il giovane è abitato da un desiderio di emergere inarrestabile, diventa uno spietato uomo d'affari integrato ad un sistema malato, privo di morale e di etica . Dopo alcuni anni sposa Gaia,(Laura Lena Forgia) che a sua volta non si separa dall'amica del cuore Silvia, Tommaso da Gaia ha anche un figlio, ma quando la sua carriera giunge all' apice qualcosa non va per il verso giusto. Tommaso è costretto a restare a casa per molto tempo da una ordinanza del Tribunale. Impossibilitato a dirigere il timone, passa tutti i poteri a sua moglie Gaia, che diventa una bravissima manager, che insieme all'inseparabile Silvia diverranno le locomotive della MARIOTTI S.P.A. Una storia densa di passione e di amore. Ambientato in una Roma caratterizzata da un'insuperabile perfezione monumentale, dove aleggiano atmosfere livide fantasmatiche e inafferrabili, turbata dagli scandali. Il film ruota intorno al rapporto tra un figlio giovane e rampante e un padre al tramonto, distante, ricco ed autoritario, che non crede nelle ideologie ma negli uomini come mezzo per il denaro e il potere. Una madre abbandonata alla sua ricchezza, ossessiva e ossessionata. Una "miscela" dei nostri tempi, dove a risaltare sono gli ambienti familiari senza funzione nè comunicazione, caotici e svuotati come una sorta di buco nero dell'incertezza e dell'effimero, che li tiene apparentemente sopra tutti con il Mondo di Mezzo L'opera si avvale di una ricostruzione affascinante, pervasa dagli umori di fine secolo, che utilizza criticamente anche la cronaca , narrando un ritratto insolito e ardito della storiografia a cavallo tra il 1900 e il 2000