Nel novembre del 1975 inizia il secondo processo a Pierre Goldman, attivista di estrema sinistra condannato in primo grado all'ergastolo per quattro rapine a mano armata, una delle quali causò la morte di due farmacisti. In quest'ultimo caso sostenne la sua innocenza e in poche settimane divenne un'icona della sinistra intellettuale. Lo difese Georges Kiejman, un giovane avvocato, ma il loro rapporto presto divenne teso. Goldman, sfuggente e provocatorio, rischiò la pena di morte e rese incerto l'esito del processo.