Questa è una storia sulla metamorfosi della crisi economica, ma dopotutto è anche una piccola storia sulla felicità. Finis Terrae: Leuca, il confine. La recessione ha messo in crisi tutta l'Europa. La piccola fabbrica a conduzione familiare ha perso le ultime commesse dal Nord, l'Agenzia delle Entrate e la Finanziaria non lasciano scampo ai nostri personaggi: quattro donne di tre generazioni, diverse tra loro ma legate in modo indissolubile alla natura e ai luoghi che amano più di qualsiasi altra cosa: la loro casa, la terra alla quale appartengono. Adele, una donna forte e sola, dura e in eterno conflitto con la figlia. Ina, figlia di Adele, è bella, simpatica, leggera. Ina non vuole pensare, non vuole essere come la madre. Bella di una bellezza che lascia senza scelte, Ina prende decisioni sbagliate, ma sa tornare sui suoi passi. Maria Concetta, sorella appena più giovane di Adele e zia di Ina. Lavora come operaia nella piccola fabbrica di famiglia, ma il suo sogno è diventare attrice. Salvatrice, madre, nonna, matriarca, sessantacinquenne contadina del Capo di Leuca. Alla sua età ancora non ha smesso di andare in campagna e cura il più bel pezzo di terra del paese. E gli uomini: Vito, altro figlio di Salvatrice, Cosimo, innamorato di Salvatrice come un bambino da sempre, Crocifisso, un padre sempre nei guai, un fallito che non ha perso la sua umanità, e Stefano, che per primo saprà stare vicino a Ina, aiutando una madre troppo ferita per vedere la figlia. La famiglia, una volta persa la casa, è costretta a trasferirsi in campagna dove esiste ancora una masseria in cattivo stato e un po' di terra intorno. Una volta sistemata l'abitazione, Salvatrice, Adele, Maria Concetta e Ina si adattano al lavoro dei campi per avere qualcosa da vendere o meglio ancora da scambiare con altri generi indispensabili per la sopravvivenza. Cominciano a vivere attraverso il baratto, scoprendo cos. dalla crisi le risorse che spesso rimangono nascoste. Non ci sarà niente di romantico nella scelta di tornare nella masseria. Per Adele la campagna è semplicemente l'ultimo posto che rimane loro, per Ina l'inferno, per Maria Concetta è la fine delle sue ambizioni di attrice. Solo la nonna Salvatrice continua a credere nella sua famiglia. Cos., nonostante tutto il resto, qualcosa che assomiglia alla felicità arriverà inaspettata.