In Bici Senza Sella, e perci. in piedi, a spingere sui pedali, perché la salita è lunga e darci dentro è l'unica chance. O perché sedersi fa troppo male. Una generazione, pervasa dall'auto-ironia della disperazione, attrice, suo malgrado, di una guerra fra poveri, che tenterebbe anche il più estremo dei rimedi per arrivare alla fine del mese. Una generazione troppo spesso banalizzata ma, per la maggior parte, sconosciuta, perché raccontata sempre da chi precario non è. Un film ad episodi, il cui tema centrale è la condizione "precaria" dei giovani d'oggi, raccontato "in prima persona", e dunque con la licenza di riderci e piangerci sopra.