DEMIAN BICHIR nel corso della sua carriera ha interpretato una vasta gamma di personaggi ed è stato candidato agli Academy Award. Nato a Mexico City, ha iniziato a recitare all’età di quattordici anni in telenovelas come “Rina”, con la famosa attrice messicana Ofelia Medina.
Nel 2001 Bichir ha esordito in America nel telefilm di Showtime “In the Time of the Butterflies”, con Salma Hayek e Edward James Olmos. Nel 2012 ha lasciato un segno indelebile nel cinema americano con il suo ritratto di Carlos Galindo, un giardiniere messicano senza documenti che vive a Los Angeles, in A BETTER LIFE, di Chris Weitz. Oltre al plauso della critica , la sua performance ha ricevuto una candidatura come miglior attore agli Academy Award e una agli Screen Actor’s Guild Award.
Nel 2016 lo vedremo, oltre che in “The Hateful Eight”, in “Good Kids” di Chris McCoy e in “Low Riders” di Brian Grazer, che sottolinea il riemergere della cultura latina nella California meridionale.
Recentemente Bichir ha completato la produzione del suo esordio nella regia, “Refugio”, girato in Messico e interpretato da Eva Longoria, lavoro che ha scritto, prodotto e interpretato. E’ stato Fidel Castro in “Che” di Steven Soderbergh, con Benicio Del Toro, ha interpretato “Le belve” di Oliver Stone, con Benicio Del Toro e Salma Hayek, “The Runway” di Ian Power, la commedia “Corpi da reato”, con Sandra Bullock e Melissa McCarthy, “Machete Kills”, con Danny Trejo, Mel Gibson e Charlie Estevez, “Dom Hemingway”, con Jude Law, e il film indipendente “Death in Buenos Aires”.
Per la televisione Bechir ha interpretato di recente per FX la serie “The Bridge” nel ruolo del detective Marco Ruiz, con Diane Kruger, e tre stagioni di “Weeds”, di Showtime, nel ruolo del sindaco di Tijuana, con Mary Louise Parker.
Bichir ha lavorato molto in teatro in Messico, lo ricordiamo nell’adattamento teatrale del film “Swimming with Sharks” a Mexico City, diretto dal fratello Bruno Bichir. Nel 2008 l’attore ha colpito molto anche il pubblico americano con il lavoro “By The Waters of Babylon”, rappresentato alla Geffen Playhouse di Los Angeles. Citiamo inoltre “Sogno di una notte di mezza estate” e “Riccardo III” di Shakespeare, “The Ghost Sonata” di Strindberg, “Equus” di Peter Shaffer, “Ah! Wilderness” di Eugene O’Neill, “Broadway Bound” e “The Odd Couple” di Neil Simon, “Little Malcom” e “His Struggle Against the Eunuchs” di David Halliwell e “Extras” di Sabrina Berman.
In Messico Bichir ha vinto come miglior attore l’Ariel Award conferito dalla Mexican Academy of Cinematography e tanti altri riconoscimenti, tra cui la Medal of Honor for Merit in the Fine Arts, della Legislative Assembly of Mexico City.
Bichie ha anche interpretato il segmento di Guillermo Arriaga dei corti intitolati “Words with Gods”. Tra i suoi film latino-americani ricordiamo “Rojo Amanecer” (vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival d San Sebastian), “Perdita Durango” di Alex de la Iglesia, con Javier Bardem, “Hasta Morir” (Ariel Award ), “Nessuna notizia da Dio”, con Victoria Abril e Penelope Cruz, “Sex, Shame and Tears” (che gli ha portato una candidatura come miglior attore agli Ariel Award), “American Visa” (candidato come miglior film straniero ai Goyas spagnoli), “Fuera del Cielo”, “Enemigos Intimos” e “Hidalgo, The Untold Story” (candidatura agli Ariel Award e premio come miglior attore all’Huelva Film Festival in Spagna).
Attualmente Bichir vive tra il Messico e Los Angeles