'Vi ho cercato e siete venuti' è la storia dello straordinario cammino che le Giornate Mondiali della Gioventù (GMG) hanno compiuto da quando, quasi trent'anni fa, Giovanni Paolo II, interpretando lo spirito del Concilio Vaticano II, le ha 'inventate'. Attraverso di loro la Chiesa si è aperta all'universo giovanile, accogliendone le istanze e le speranze segrete, in un dialogo ininterrotto, tenuto vivo da questo Papa straordinario durante tutto il corso del suo pontificato; un dialogo brillantemente continuato, poi, da Benedetto XVI e consegnato, adesso, nelle mani di Papa Francesco. Ai milioni di giovani che accorrevano da tutto il mondo per incontrarlo, Giovanni Paolo II indicava un modello forte: Cristo. Solo seguendone le parole, solo meditando profondamente sulla Croce si è davvero cristiani: essere cristiano, in ultima analisi, è imitare Cristo. Nonostante che il modello fosse alto, difficile da seguire, i giovani hanno accettato la sfida lanciata da Wojtyla. Cosa hanno trovato, e continuano a trovare, i giovani in Cristo? Prima di tutto, la giovinezza, infatti Cristo è sempre giovane, la capacità di donazione, la capacità di amare e di sacrificarsi per gli altri. Il fatto poi che abbia scelto di sacrificare sé stesso nel fiore degli anni, è uno delle ragioni forti per cui i giovani recepiscono il massaggio di speranza annunciato da Giovanni Paolo II. Le tematiche affrontate da Lui sono state non solo annunciate ma vissute e testimoniate. Il documentario è strutturato in modo tale da non essere un puro percorso storiografico ma ha la speranza di costituire un documento che riporta le tematiche giovanili e come queste siano vissute rispetto a Cristo.