NICOLA è un regista genovese che vuole realizzare un lungometraggio sulla storia della Scuola Genovese dei Cantautori. Ha già organizzato la produzione e, per la parte del protagonista ha scritturato MARCO, un giovane attore molto noto, che arriva a Genova in un pomeriggio di pioggia. Nicola lo porta alla Comunità di San Benedetto per conoscere don ANDREA GALLO, uno dei motori principali del meccanismo narrativo di questo particolarissimo film, insieme con GINO PAOLI. L'anziano sacerdote lo porta a visitare la piccola saletta dove alcuni attori stanno finendo le prove di uno spettacolo; dopodiché gli stessi artisti provvedono a sgomberare la saletta dalle sedie e piazzare due lunghi tavoli per allestire la mensa per i poveri. Marco è profondamente colpito dall'uso che si fa di quello spazio teatrale, dove si mescola l'arte all'umana pietà. Il giovane attore chiede di poter incontrare Gino Paoli per prepararsi al ruolo, oltre a voler visitare i luoghi della Genova che si racconterà nel film. Contemporaneamente, Nicola realizza alcune interviste a chi questi cantautori li ha conosciuti da vicino, come ARNALDO BAGNASCO, PEPI MORGIA, GIANFRANCO REVERBERI, e anche la gente comune che ha vissuto l'amicizia con quel gruppo di artisti. Inframmezzate a queste interviste, vediamo Gino Paoli e don Andrea Gallo che compiono una passeggiata nelle vie del centro storico per raccontargli che cosa era Genova cinquanta, sessanta anni fa. Per un imprevisto, Marco si separa dai due e si ritrova in una realtà parallela dove rivive alcuni episodi della Genova degli anni sessanta. Gino e don Gallo lo cercano e intanto proseguono il loro viaggio commentando e ricordando la loro gioventù nell'imediato dopoguerra. Le loro parole commentano i vari cambiamenti subiti dalle antiche mura del centro storico, mentre Marco raggiunge una consapevolezza di ci. che veramente era l'atmosfera del periodo. Il giovane attore si reca nel teatro di posa dove è ricostruito l'ambiente fumoso di un vecchio locale del centro storico. Si sta per girare una delle scene fondamentali del film. Sul palcoscenico del locale ricostruito, una band composta da giovani musicisti suona una canzone e, magicamente, appaiono tutti i cantautori: LuigiTenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi e Fabrizio De André. Per un effetto di "morphing" il palcoscenico diventa la panchina di via Cecchi dove si riunivano da giovani e li vediamo sedersi insieme ad ascoltare la musica della band. I ragazzi continuano a suonare e a cantare la canzone con trasporto. Marco, Gino e don Gallo osservano ammirati il batterista, il bassista e il cantante che interpretano quel brano con vera passione. La canzone continua. Ora i ragazzi si trovano su un balcone. La macchina da presa scende a inquadrare la famosa panchina dove, seduti, troviamo il gruppo dei cantautori della Scuola Genovese giovani che, divertiti, assistono all'esibizione.