Pasquale un giorno decide di cambiare nome e farsi chiamare Tony. Nato a Bari, quartiere Madonnella, nella metà degli anni Sessanta, a soli 9 anni, migra oltreoceano con la famiglia e cresce da vero americano, tutto hot dog e rockabilly. Da allora non è mai più tornato in Italia, fin a quando, ormai tassista di professione a Yuma, un blitz anti-immigrazione alla frontiera con il Messico lo costringe a scegliere: la galera in Arizona, o la deportazione in Italia per dieci anni. Il reato? Trasporto a bordo del suo taxi di migranti illegali negli Stati Uniti. Tony opta per la deportazione. Rientrato in Italia, con il sogno americano andato in pezzi, si ritrova completamente solo in quello che definisce “un altro pianeta”, un piccolo Paese immobile senza opportunità. Nello scenario desolante in cui vive ai margini dell’autostrada, Tony indossa ancora il suo cappello da cowboy e non sembra proprio disposto ad arrendersi…