Gian, un professore di etnomusicologia sessantacinquenne, lotta con l’oscurità causata da un’improvvisa amnesia. È perseguitato da frammenti di passato, che emergono nella sua mente con l’apparenza sgranata di remote immagini d’archivio. Miriam, la figlia che sembra non riconoscere, si trasferisce nel suo appartamento con il figlio Elyas e dà a Gian un diario scritto a vent’anni, i cui eventi ruotano intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nello spazio di una notte. Queste emozioni aumentano il dolore di Gian ma lo spingono a recuperare la sua memoria. Chi è questa donna che ha avuto una tale importanza nella sua vita? Dov’è adesso? Come è possibile che l’abbia dimenticata? Immagini nitide del passato gradualmente prendono il posto del suo presente incolore. Solo cercando Leila Gian potrà ritrovare se stesso. Qual è il meccanismo che muove i nostri ricordi? Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita? E cosa succede se l’amore della nostra vita ci dimentica?