Alla base di questa trilogia muta ideata da Kuosmanen e ambientata nella sua città natale Kokkola c’è l’idea una performance cinematografica in cui tutti i suoni vengono creati dal vivo mentre il film scorre sullo schermo. Ora quella stessa performance è diventata la colonna sonora stessa del film. Il primo atto, 'Romu-Mattila and a Beautiful Woman' (2012), racconta la storia di un vedovo che, dopo aver perso tutto, decide di liberarsi dei suoi beni e di trasferirsi in Svezia. Seguono 'The Moonshiners' (2017), rilettura ironica a un secolo di distanza del primo film mai realizzato in Finlandia, andato irrimediabilmente perduto, e infine 'A Planet Far Away' (2023), favola sci-fi costruita con scenografie artigianali sulla fine del mondo e sugli straordinari tentativi di sopravvivervi. Un’opera unica che fonde poesia, sperimentazione e un divertito e appassionato omaggio alle origini del cinema, un mix perfetto di comicità e malinconia, ironia e commozione. I protagonisti sono gli ultimi, i poveri, gli emarginati, i disadattati, gli "strani" (in un mondo più strano e disadattato di loro), ma soprattutto la loro voglia di vivere nonostante tutto, con la leggerezza e la naturalezza di chi non ha nulla da perdere. E proprio questa capacità di rendere "leggero" ciò che leggero non è contribuisce, oltre alla sua geniale peculiarità estetica, a rendere Silent Trilogy un gioiello assoluto.