Shelter è la storia di Pepsi, militante transessuale nata nel Sud delle Filippine in un'isola di fede musulmana. Dal Mindanao alla giungla di Calais, Pepsi rincorre il riconoscimento di un diritto universale, vivendo l'odissea dell'accoglienza in Europa. Pepsi è un individuo in transizione alla ricerca di un impiego stabile come badante, dopo aver lavorato per oltre 10 anni nella Libia di Gheddafi come infermiera, prima di essere costretta a seguire il flusso dei rifugiati. Pepsi ha deciso di non rivelare la propria identità. Ha sostenuto il colloquio per la richiesta del diritto d'asilo a Bologna, dove ha ottenuto un primo riconoscimento. Non è riuscita a fermarsi. Ha proseguito per la Francia, oltrepassando il passo della morte sulle alture di Ventimiglia, forte della propria esperienza nelle montagne del Mindanao, isola del sud delle Filippine. Pepsi è un omosessuale in transizione, di fede musulmana, che ha lavorato per oltre dieci anni sotto il regime di Gheddafi come infermiera. Fa parte di un flusso globale di trans-migranti. Raggiunge Parigi, dove acquisisce una seconda identità e trova lavoro clandestinamente facendo massaggi, condividendo gli spazi interstiziali con rifugiati afghani, nigeriani, sudanesi, tra le architetture severe della metropoli.