Il film/documentario REGISTE, dialogando su una lametta dipinge il panorama della regia italiana firmata al femminile, per far sapere che, con forza e determinazione, molte più donne di quanto si pensi hanno scelto uno dei tanti mestieri erroneamente considerati maschili. Il principale intento è quello di elevare il mestiere di regista a simbolo , ed attraverso un'unificazione verso l'alto , verso degli esempi positivi, lanciare un messaggio di speranza per le giovani generazioni e per tutte le minoranze. REGISTE vuole suggerire quanto sia dannoso cristallizzarsi in una propria concezione di se stessi e dei propri limiti individuali, considerando che la conseguente rassegnazione ad essi è proprio uno dei mezzi di quella parte negativa di se stessi che vuole difendersi contro il sacrificio che porta alla realizzazione. Trovata la via da percorrere, la propria vocazione, qualsiasi essa sia, non hanno più importanza le proprie limitazioni e quelle del mondo che ci circonda. In REGISTE viene ripercorsa la regia italiana al femminile da un punto di vista storico, dagli esordi ad oggi, ed affrontata la figura del regista sotto il punto di vista delle pari opportunità e del riconoscimento pubblico; il tutto ascoltando le voci delle stesse registe, oggi nostre protagoniste, e tentando di comprendere perché su 100 registi solo 7 siano donne (7% - dato simile a tutti i ruoli di potere) REGISTE è un viaggio all'interno del mondo del cinema visto con uno sguardo inedito ed un taglio originale: da parte dell'occhio femminile. Un viaggio in cui lo spettatore viene condotto da una straordinaria figura, posta fuori dal tempo: la pioniera del cinema Elvira Notari (1875-1946). Alcuni monologhi dell'attrice Maria de Medeiros (Pulp Fiction di Q. Tarantino; Henry & June di P. Kaufman), che interpreta la napoletana Notari, fanno da filo conduttore tra le nostre protagoniste/registe. Attraverso la rappresentazione di aneddoti realmente accaduti ad Elvira Notari e tramite le voci dei personaggi che hanno vissuto al suo fianco approfondiremo la figura di una straordinaria donna e regista affiancandola a tutte coloro che hanno seguito le sue orme. Incorniciate in un ambiente scelto da loro stesse come luogo simbolico, incontreremo le registe italiane di oggi, che con la sensibilità e l'emotività che contraddistinguono l'universo muliebre, ci faranno apprezzare i loro più coinvolgenti aneddoti e ci confideranno le intime motivazioni che portano una donna ad intraprendere un tale mestiere. REGISTE appare un lavoro per lo più di donne, ma non un lavoro femminista. L'obbiettività è stata uno dei principi chiave, e l'intenzione quella di tuffarsi nel mondo della regia al femminile senza preconcetti. I pregi e difetti che si riscontrano nel panorama della cinematografia al femminile sono gli stessi notabili nel mondo maschile, dove troppo spesso il cinema è tradotto in intrattenimento o mezzo politico e poco in arte? La sostanziale differenza tra regia al femminile e al maschile è rappresentata dalla possibilità di accesso a questo mestiere? Si può parlare delle tanto discusse "pari opportunità" anche nel cinema?