Questa mia storia nasce dalla lettura di un articolo su una rivista internazionale in cui era pubblicato un reportage sul reclutamento di giovani ragazzi di una nazione del terzo mondo per essere condotti in una città occidentale per essere avviati alla prostituzione maschile d’élite: per clienti bianchi, locali o turisti, sia uomini che donne, disposti a pagare cifre cospicue per un giovane di circa vent'anni istruito per offrire un servizio impeccabile. La storia: un trio composto da due uomini e una donna italiani sbarcano all’aeroporto di Djerba diretti verso il deserto del Sahara. Arrivano infine a Raqmar, villaggio arabo-berbero tra le rocce e il deserto, di meno di 1000 abitanti. Qui esaminano e selezionano 4 giovani dai 18 ai 22 anni (tutto il villaggio sogna e spasima per l’assunzione dei propri figli) ed offrono alle rispettive famiglie un cospicuo contratto: i figli assunti per 2 anni confermabili, con mensile molto alto rispetto agli standard locali, vitto e alloggio a carico dell’organizzazione, incluse lezione di italiano ed inglese. Ai ragazzi è stato però già spiegato, prima della visita alle loro famiglie, che il loro lavoro di ‘pubbliche relazioni’ consisterà in rapporti con clienti maschi e femmine italiani o turisti, di selezionato livello sociale. Tutti e quattro i ragazzi avevano accettato senza dimostrare esitazione. Arrivati a Genova sono alloggiati in un lussuoso residence riservato ed elegante dove sono già presenti altri quattro ragazzi asiatico-orientali, e quattro ragazzi dell’Africa nera. Ha poi inizio l’attività con i clienti, più spesso uomini e talvolta donne. Tutti cortesi, gentili, di evidente classe sociale privilegiata e selezionata. I pagamenti dei compensi ai ragazzi arrivano sempre puntualissimi. Il nostro protagonista Hicham ha un carattere riservato e un po’ chiuso, ma sempre disponibile e capace di guadagnare il favore dei clienti maschili e femminili. Tra questi anche un facoltoso signore che lo prenota per un lungo week-end. È un uomo d’affari pratico e deciso ma anche allegro e gentile, e alla fine dei tre giorni insieme gli lascia il numero del proprio cellulare caso mai passasse per Roma. Alcuni giorni dopo, Hicham si presenta a lui, a Roma! È scappato da Genova. Gli chiede di aiutarlo a trovare un qualunque lavoro. Il signore, che rivela di avere moglie e tre figli, gli procura una stanza e un posto di lavoro. Ma una notte, rientrando dal lavoro, un commando lo carica a viva forza in un furgone e lo porta via. All’alba sono al residence di Genova. Hicham è picchiato con terribile severità e durezza davanti agli altri ragazzi, a mo’ di esempio. Due giorni dopo, Hicham è di nuovo al lavoro con un cliente riservato ma sorridente.