25 settimane di gestazione. Questa è la soglia di sopravvivenza per i bambini nati prematuri. Se il piccolo viene al mondo in quel momento, la felicità del neo-genitore resta sospesa. Comincia un calvario, fatto di veglie in ospedale vicino all'incubatrice, mentre il desiderio di abbracciare il proprio figlio si scontra con l'obbligo di sfiorarlo appena, quel corpicino troppo delicato che combatte per ogni respiro. Il film è l'esperienza personale del regista e la storia corale di tanti genitori che hanno percorso questo cammino, di chi lotta al loro fianco per le vite dei loro figli. Un inno alla resistenza e alla speranza di cui sono capaci gli esseri umani, fin dal primo giorno di vita.