Due fratelli, Massimiliano e Gianluca, vivono il dramma di una malattia da un'angolazione diversa dello stesso letto di un ospedale. Uno è seduto su una sedia. L'altro su quel letto è sdraiato da settimane. Massimiliano ha tre mesi di vita, colpito da una rara malattia chiamata "le cellule dormienti", di cui non si conosce la cura e dalla quale non si può guarire. Gianluca, che trascorre ormai la maggior parte del suo tempo libero con il fratello trascurando il già delicato rapporto con la moglie, non si dà per vinto. Viene a conoscenza dell'esistenza di un vecchio studio sulla malattia, pubblicato in un libro mai più ristampato, realizzato a inizio carriera dal Primario dell'ospedale, il Professor Amadei, con l'ex amico e collega, il Professor Bertolucci. Gianluca, non trovando sostegno nel Primario che ora disconosce il suo studio giovanile, si mette sulle tracce del Professor Bertolucci, ritiratosi dalla professione da anni e che ritrova dedito alla sua nuova grande passione, la pesca. Il Professore, inizialmente respingente, finisce per far dono a Gianluca della sua unica copia del libro. Il percorso è quello di affrontare la malattia attraverso l'elogio del ricordo. Rivivere le emozioni di una vita, quelle che fanno vibrare il cuore, tremare l'anima, magari può risvegliare le cellule dormienti di Massimiliano. Gianluca decide di affidarsi a dei giovani attori amatoriali per mettere in scena alcuni dei ricordi più vividi del fratello, ormai troppo debole per uscire dall'ospedale.