Il film inizia nella sede storica di Medici con l’Africa Cuamm (Collegio universitario aspiranti e medici missionari), nel centro di Padova.
Don Dante Carraro è un sacerdote. È anche cardiologo, e da quattro anni è il direttore del Cuamm. Insieme a lui un altro sacerdote, più anziano: don Luigi Mazzucato, direttore dal 1955 al 2008, e per niente pensionato. Don Dante spiega perché hanno deciso di chiamarsi Medici CON l’Africa. Perché da sempre, agiscono insieme alle istituzioni sanitarie africane. Il loro compito è duplice: gestire strutture sanitarie disperse nell’immenso territorio sub-sahariano, ma soprattutto, creare percorsi di crescita, anche a livello universitario, in grado di formare sul campo nuove generazioni di medici africani. Un lavoro enorme, che il documentario presenta con un asciutto reportage girato in Africa, lasciando la parola a medici e pazienti, ad adulti e bambini. Numerosi medici raccontano le loro esperienze, i loro entusiasmi e i loro fallimenti. Incontriamo anche alcuni giovani africani che si sono formati nelle aule della facoltà di medicina supportata dal Cuamm. Uno di loro, vicino alla laurea in Medicina, è cresciuto in un orfanotrofio gestito da una straordinaria suora africana, “madre” di centinaia di bambini abbandonati al loro destino.