Perseguire la felicità è lo scopo stesso della vita: è evidente. "Che crediamo o no in una religione, che crediamo o no in questa o quella religione, tutti noi nella vita cerchiamo qualcosa di meglio. Perciò penso che la direzione stessa della vita sia la felicità." (Tenzin Gyatso - XIV Dalai Lama) Sergio è un tassista, musicista per vocazione, ma ha chiuso con la musica dieci anni prima, quando suo fratello maggiore, Alfredo, l'ha abbandonato proprio quando la loro carriera artistica stava decollando. Da quel giorno Sergio si rinchiude nel suo tassì, che diventa un microcosmo a tenuta stagna, tramite il quale filtra il mondo esterno; una piccola gabbia percettiva, una specie di ombelico del mondo su quattro ruote nel quale vanno e vengono persone, vite e coincidenze. Ma nella vita, si sa, le coincidenze possono più di un piano ben organizzato e Sergio - nel giro di pochi giorni - viene travolto dal suo cigno nero, che lo metterà davanti a ricordi, emozioni ed incontri che gli insegneranno l'arte della vita, sullo sfondo di una Napoli surreale, pre-apocalittica e contemporaneamente viva e reale. Le atmosfere della città risuonano nella radio del taxi del protagonista, dalla quale emergono i racconti e i pensieri di uno speaker, beffardo e provocatore, che accompagna Sergio in questo viaggio nella percezione, alla ricerca della felicità.