L’apprendistato è un film-documentario che narra le fasi dell’educazione e della formazione alberghiera di un gruppo di adolescenti. Ambientato nel collegio alberghiero Mellerio Rosmini di Domodossola, imponente struttura del 1837 che con i suoi corridoi e le sue aule trasmette la sua importanza, dodici alunni di una classe iniziano il loro percorso di studi con l’intento di lavorare poi come camerieri, Maitre o Chef in grandi alberghi, ristoranti o navi da crociera. Tra di loro c’è Gioele, quattordici anni: esile apprendista dall’aria furba e vivacità da contenere. Gioele sogna una carriera importante, ma fa fatica alla sua giovane e turbolenta età a sottostare all’idea di servire il cliente o padrone che sia. La sua euforia deve essere contenuta e addomesticata con la teoria del Galateo e con la ripetuta pratica del lavoro. Apprendere l’arte del servire richiede impegno e fatica, cose non facili da trasmettere un adolescenti. È questo il compito severo del Maitre e dello Chef di turno che insegnano, come sergenti, nella scuola. L’anno procede per i cadetti tra fatiche e sfinimenti, fino a che non capiti la grande occasione di mettere in pratica ciò che hanno appreso.