Trieste, oggi. Un vecchio palazzo, un vecchio appartamento. Pietro vive là, stancamente, finché la sua quotidianità regolare e solitaria non viene devastata da un’ordinanza di sfratto. L’anziano non vuole andarsene e mette a punto una strategia per continuare a vivere segretamente dentro casa: costruisce un muro in fondo al lungo corridoio dell’appartamento, un vero e proprio nascondiglio verticale dietro cui sparire. Una grata per respirare, una fessura per simulare un lucernaio, qualche buco per studiare le mosse del nemico (il proprietario, i potenziali nuovi inquilini). Il timore di venire scoperto diventa un’ossessione e ogni cosa lo fa sentire minacciato: il sibilo del vento, un’ombra, uno scricchiolio. Poi, un giorno, “il nemico” arriva davvero: è una madre disperata che vuole garantire un tetto alla figlia. Come reagirà Pietro? Che forma prenderà la sua guerra?