Primo dei due film che Kurosawa ha dedicato al ronin (samurai senza padrone) Sanjuro, Yojimbo (letteralmente “La guardia del corpo”) si svolge nell’era Tokugawa (XVII secolo), nel crepuscolo degli ideali e nel caos dei conflitti fra potentati. Narrato con un impeccabile dosaggio di effetti, colpi di scena, un’ironia acuminata e riusciti momenti grotteschi, riecheggia l’amore di Kurosawa per il cinema di Ford. Ci sono tutti gli ingredienti di un western hollywoodiano: uno straniero, abile guerriero, giunge dal nulla in un villaggio desolato, mette pace sgominando due bande rivali e torna da dove è venuto, scomparendo nel nulla. In più ci sono un insostituibile Mifune che giganteggia, e la sua filosofia ronin, resa genialmente in chiave parodistica e ironica. Per un pugno di dollari nasce da qui. “A me interessava il ritratto di un uomo fuori dall’ordinario che si batte con l’astuzia contro i mascalzoni per un’idea di giustizia. Non avrei mai pensato di contribuire involontariamente alla nascita del western spaghetti!” (Akira Kurosawa).