Anni '50. Domenico è un ragazzino che vive in un piccolo paese nel cuore delle Dolomiti. Il padre, Pietro, ha cinquant'anni ma sembra più vecchio, consumato com'è dalla solitudine e dal vino; per vivere lavora nella cava alle dipendenze di Toni Crepaz, un impresario senza scrupoli. Il rapporto tra padre e figlio è aspro e difficile, i lunghi silenzi li hanno trasformati in due estranei.
Da qualche tempo la tranquillità del posto è messa a dura prova dalla presenza nella valle di un orso feroce che uccide e incute un terrore superstizioso: "el diàol", il diavolo, lo chiamano i vecchi. Una sera all'osteria in uno scatto d'orgoglio, Pietro sfida Crepaz e dichiara che sarà lui ad ammazzare l'orso in cambio di denaro. Il giorno seguente, all'alba, Pietro s'incammina; Domenico decide di seguirlo.
Padre e figlio si immergono nei boschi, sempre più a fondo, fino ad esserne inevitabilmente trasformati. A poco a poco si riavvicinano e il muro che li separava si sgretola nell'immensità della natura.