Ugo, Maria e Dario vivono insieme a Torino, in una splendida villa in collina. Il proprietario è Ugo, un tipo trasandato sulla quarantina, disoccupato e orfano di due architetti morti in un incidente aereo. Dei suoi genitori gli è rimasta la casa e una grossa eredità, sua unica fonte di sostentamento. Nonostante l'età Ugo si sente più a suo agio con i partigiani settantenni che frequentano il circolo ARCI in periferia, che con i suoi coetanei. Maria ha 26 anni e lavora nell'agenzia di viaggi '45° parallelo', lo stesso su cui è stata costruita la città di Torino. Ogni giorno vende viaggi in luoghi esotici a persone un po' insoddisfatte come lei, che coltiva il desiderio di diventare attrice, ispirandosi ai grandi classici del cinema muto. Subisce e respinge quasi quotidianamente la corte di Ugo. La sua confidente è Eugenia, vicina di scrivania e compagna di disavventure amorose, anche lei single, seppure molto diversa da Maria: vistosa, espansiva e intraprendente. Dario è uno studente di vent'anni, un bel ragazzo dall'aria intelligente e molto riservato. Lavora a Bolder Beach, un parco naturalistico alle porte di Torino popolato da tigri, pinguini, lemuri e vari altri animali esotici, per pagarsi gli studi a Lettere Moderne. Scrive brevi racconti che legge solo a pochi intimi e in occasioni molto speciali. Per Maria e Dario vivere da Ugo è innanzitutto 'comodo': la casa è bellissima e Ugo non pretende la pigione. Ugo sente per loro qualcosa di più, sono la sua famiglia, anche se il loro modo di vivere suscita spesso le sue ire. La loro convivenza si basa su un equilibrio precario e destinato a cambiare in fretta quando Ugo riceve l'avviso di sfratto dalla banca, dopo aver dilapidato tutta la sua eredità.