Sullo sfondo di una New York livida e marginale, il ballo, per l'italoamericano Tony Manero, è strumento di riscatto sociale e morale. Le movenze irresistibili di John Travolta tra i colori pop della pista da ballo e la colonna sonora composta dai Bee Gees, quintessenza seventies della disco music, ne hanno fatto uno dei film musicali di maggiore successo di sempre, un vero e proprio culto che ha impresso un segno indelebile nella storia del cinema e del costume. Eppure, dietro lo sfavillio delle luci stroboscopiche, resta l'amarezza di un ritratto giovanile crudo e disperato.