Un racconto di quelli tramandati dai nonni ai nipoti di fronte al camino: una storia forte, che fonda le radici nella tradizione, una storia vera, una storia di banditi, di tradimenti, di politica, di onore e disonore. Una storia tutta italiana ambientata nelle Marche del 1860 all'alba dello Stato Italiano (l'unità polita nazionale verrà raggiunta nel 1861) il centro Italia è governato dallo Stato della Chiesa: per tutto il territorio del Lazio, dell'Umbria, delle Marche e della Romagna vige la legge del Papa, con ordinamento e politica propri. Lo Stato della Chiesa è forte dell'appoggio storico dei francesi che, nel 1861 con Napoleone III, si coalizzeranno con i nemici del Papa: i Piemontesi. In questo contesto storico, l'occhio della telecamera pone la sua attenzione su di un bracciante molto povero di nome Terenzio Grossi che, stanco di subire vessazioni da parte dei padroni, raduna una banda di fuorilegge. Con la complicità di un popolo povero ed affamato, proverà a sovvertire la nuova autorità. In due anni di grassazioni, violenze ed omicidi ai danni dei potenti e borghesi, i briganti conosceranno il trionfo e la fortuna di fronte ad una forza pubblica impotente, inadeguata e vigliacca. Ma c'è un soldato che si batte sul campo di battaglia senza codardia e viltà, è un Brigadiere dei Carabinieri Reali ed è determinato a portare a termine il suo incarico: catturare Terenzio Grossi e la sua banda di delinquenti. Retto e incorruttibile, dovrà fare i conti con la sua coscienza di fronte alla povera realtà del proletariato marchigiano e quando la legge scenderà al compromesso per porre fine al crimine, verrà messa alla prova la sua integrità.