A quarant’anni dalla storica finale dei Mondiali dell’82, “Italia 1982, una storia azzurra” racchiude le testimonianze dei protagonisti della nazionale azzurra e dei giornalisti dell’epoca e ripercorre quei momenti che restano impressi nella memoria collettiva del nostro Paese. Alla vigilia del Mondiale ‘82, l’Italia e` in preda a una crisi economica, sociale e politica. Terrorismo, mafia, droga, disoccupazione e persino il terremoto affliggono un Paese privo di punti di riferimento, se non quello rappresentato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Gli italiani – divisi come non mai – navigano nella tempesta, ma hanno bisogno di una scintilla di speranza. In quel momento, la nazionale di calcio e` lo specchio del Paese. Gli Azzurri e il loro allenatore, Enzo Bearzot, sono visti con diffidenza, come una compagine rabberciata di giovani inesperti e campioni al tramonto, un gruppo di perdenti con un bomber designato – Paolo Rossi – che e` appena uscito da due anni di squalifica per calcio scommesse. Freddo, glaciale, asciutto e deciso, il vecio Bearzot si pone quasi come un padre per i suoi 22 calciatori, che decidono di seguire unicamente la sua voce come fosse quella del loro generale. Anche quando – dopo le prime tre deludenti partite del Mundial – la situazione precipita rovinosamente e la squadra rischia l’eliminazione. È da qui che ha inizio il documentario: nel momento in cui ogni speranza sembra perduta e una bufera mediatica si abbatte sugli azzurri.