Mariasilvia, una brillante insegnante di matematica e figura emblematica del movimento femminista e LGBT, vive una vita appassionata e impegnata. La sua esistenza si intreccia con quella di Filippo, padrone della pensione in cui alloggia e Valeria, il grande amore della sua vita, incontrata nei vivaci incontri del collettivo femminista del Pompeo Magno. La loro storia è una testimonianza di amore in un’epoca di restrizioni e pregiudizi. Il culmine arriva l’8 marzo 1972, durante una manifestazione per i diritti delle donne a Roma. Mariasilvia si distingue nella folla, brandendo uno striscione del Fronte di Liberazione Omosessuale. Una foto scattata in quel momento diventa virale, precipitando la sua vita in un vortice di conseguenze devastanti: perdita del lavoro, isolamento sociale e una lotta interiore che la spinge ai margini della società.