Maria è pronta a recitare in teatro l’ultima replica di Romeo e Giulietta. Nella platea scorge sua madre Maddalena appena rientrata da Broadway con la sua assistente Eva. L’arrivo inaspettato della madre turba il già precario equilibrio psichico di Maria; è sempre più gelosa del rapporto che si crea tra Maddalena e Giuseppe suo marito, anche lui attore. Neanche l’aiuto della dottoressa Procula sembra migliorare la situazione di Maria. La paura del tradimento e il ricordo del padre porteranno ad un funesto finale di violenza e allucinazioni. Rapporti madre/figlia, moglie/marito, amante/amica, travolgeranno chiunque, rendendo il “viaggio” verso l’”io” un percorso tortuoso, oscuro, sensuale e senza via d’uscita. I tanti finali del film lasciano addosso un senso di vuoto, di straniamento, di solitudine, una solitudine fedele compagna delle giornate di Maria, che la porta a rivivere ossessivamente l’evento drammatico che ha condizionato la sua vita. La protagonista, non appena trova il modo di difendersi dal passato, si trasforma in una donna crudele che cinicamente rivive e romanza il dramma della sua vita.