Tra i rottami dell'auto sulla quale Albert Camus trovò la morte il 4 gennaio del 1960, fu rinvenuto un manoscritto con correzioni, varianti e cancellature: la stesura originaria e incompiuta de Il primo uomo, sulla quale la figlia Catherine, dopo un meticoloso lavoro filologico, ricostruì il testo pubblicato nel 1994. È una narrazione forte, commovente e autobiografica, che molto ci dice del suo autore, della sua formazione e del suo pensiero. Attraverso le impressioni e le emozioni del protagonista che, nel desiderio di ritrovare il ricordo del padre morto nella prima guerra mondiale, torna in Algeria per incontrare chi l'aveva conosciuto, Camus ripercorre parte della propria vita: l'infanzia povera, le amicizie, le tradizioni, i sogni vissuti in "un anonimato dove non esiste né passato né avvenire", dai quali emerge la figura di un uomo ideale, quel "primo uomo" che forse potrebbe essere in ciascuno di noi.