Il Padiglione sull'Acqua è un viaggio, estetico e poetico, nell’immaginario dell’architetto veneziano Carlo Scarpa e nella sua passione per la cultura giapponese. Il Giappone rappresenta per l’architetto un universo ispirazionale ma coincide anche con il luogo dove egli morì, nel 1978, all’apice della sua carriera, ripercorrendo misteriosamente i tragitti del poeta errante Matsuo Basho¯. Attraverso le impressioni suggerite dal filosofo giapponese Ryosuke Ohashi, la narrazione si sviluppa lungo il filo di una domanda, la domanda sul senso della bellezza. La possibilità di questa riflessione accomuna le opere scarpiane e l’estetica tradizionale giapponese.