A ventisette anni Sofia Coppola legge il romanzo di Jeffrey Eugenides, ne ricava una sceneggiatura e la sottopone alla Muse Productions, che ha opzionato i diritti del libro. Papà Francis interviene offrendo il sostanzioso sostegno della American Zoetrope e Sofia può girare in serena indipendenza. Il film piacerà alla critica, piacerà al pubblico, piacerà a Eugenides. La storia è quella di cinque sorelle che si tolgono la vita in un inspiegabile e silenzioso suicidio collettivo, sullo sfondo d'una famiglia debole e oppressiva, di un'America anni Settanta i cui contorni sfumano in una luce lievemente abbacinata; Sofia Coppola comincia a tracciare qui la sua mappa della prima giovinezza femminile, che osserverà sempre come un paesaggio familiare e straniero.