1984. Nel settembre ancora torrido e assolato di quella provincia rurale emiliana più intrisa di cattolicesimo e socialismo nostrano, Elia, adolescente derivante da questi orizzonti, vive con i genitori: William, con una forte inclinazione ideologica al marxismo e la lotta di classe, Maddalena, molto devota a Cristo, e Maria, l'anziana nonna sempre presente in casa. Con il fantasma di un fratello maggiore che non torna da più di due anni, Samuele, trasferitosi presto per studi nel capoluogo emiliano e spesso in giro per l'Europa. Cominciano i giorni della vendemmia e ad aiutare nei campi arriva Emilia, la nipote ormai grande, di una coppia di compaesani e amici intimi della famiglia. La giovane, di una decina d'anni più grande d'Elia, decide di trascorrere un breve periodo dai nonni in campagna per scrivere la tesi e nel frattempo guadagnarsi qualcosa vendemmiando nella casa agricola dei conoscenti. Presuntuosa e disinvolta Emilia è una rivoluzione nell'ordine della quotidianità dell'adolescente di provincia. A dispetto di quanto, pochi giorni a contatto con Elia risvegliano nella giovane donna un animo che pareva essere sommerso dalla disillusione e da una costante mediocrità. Il ritorno di Samuele destabilizza il rapporto che si è creato tra i due; lui che in passato è stato il primo ragazzo d'Emilia e che lei, probabilmente, non ha ancora dimenticato: portando ambiguità, fraintendimenti e rivelazioni.