L'idea dell'esistenza di un dio, o di più dèi il cui senso sia quello di salvare il mondo diventa più forte nei momenti in cui gli esseri umani sentono di avere meno controllo sulla realtà. Ma Chiara non crede negli dèi. Lavora come tecnico delle luci nell'allestimento, per coincidenza, di uno spettacolo di Teatro-Danza dedicato a un dio, Dioniso, che punisce l'umanità per non aver creduto nella sua natura divina. Quando Vittorio, il giovane e affascinante padre di Chiara piomba nella sua vita con un male che sembra considerato sulla Terra, a tutti gli effetti, come una punizione divina, Chiara deve gestire la più universale e atavica realtà che gli esseri umani di ogni parte e tempo, condividono. Questa storia, una storia vera, è messa in scena come una rappresentazione che infinitamente torna in scena nell'inconscio della protagonista, come un'eucarestia che non porta che a un'unica risposta.