Uno dei più celebri film maledetti della storia del cinema. La brutalità di Freaks, prima voluto e poi rinnegato dalla MGM, resta ineguagliata, così come la sua oscura umanità. Inno alla mostruosità innocente contro la normalità colpevole, è un'opera inclassificabile, il cui inserimento nel genere horror è poco meno di una forzatura di comodo. Buona parte del film è infatti dedicata all'osservazione quasi documentaristica della vita quotidiana dei 'mostri' - microcefali, sorelle siamesi, focomelici, mongoloidi, ermafroditi, donne barbute, donne uccello, artolesi e addirittura un torso umano - che interpretano sé stessi. Leggendaria la sequenza della vendetta in cui, tra le roulotte circensi e la foresta adiacente, in un buio rischiarato da lampi improvvisi, Browning scatena una sarabanda di orrida violenza, toccando vette surrealiste. Freaks ha influenzato molti registi contemporanei, tra tutti David Lynch (e non solo con Elephant Man) e Terry Gilliam.