Francesco, ex fotografo, è un uomo di quarant'anni, toscano, che dopo aver girato il mondo si è riciclato come pescatore a Linosa, dopo aver abbandonato la sua terra natia per amore di un'isolana, Claudia, la stessa che, dopo diciassette anni di matrimonio si allontana dall'isola e dalla famiglia perché si è infatuata di un altro uomo. Anita ha diciassette anni, è la figlia di Francesco e di Claudia, rimasta a Linosa tra i compagni del liceo scientifico e il talento e il sogno di diventare pianista. Francesco e Anita non possono fare a meno l'uno dell'altra, sono ognuno l'angelo custode dell'altro ma le cose cominciano a cambiare quando la ragazza fa richiesta di iscrizione al conservatorio di Lugano, in Svizzera. Le vicende personali del padre che non riesce a scacciare il fantasma della ex moglie e quelle della figlia si intrecciano, quindi, nell'attesa di una risposta che potrebbe cambiare le loro esistenze, tra riflessioni e ferite personali, sorprese e colpi di scena. Sullo sfondo una Linosa quasi deserta, fotografata in una stagione non turistica, dove, in certe giornate di vento e di mare mosso, si può arrivare a sera soltanto attraverso l'ironia. In questa bellissima isola di trecento abitanti emergono personaggi che, agendo nel mondo della scuola, della chiesa, nelle celebrazioni folcloristiche o negli avvenimenti eccezionali, rivelano caratteristiche bizzarre: Nino, il pescatore belloccio e marpione, Amedeo, il personaggio sui generis che aspira a diventare lo speaker dell'isola, Don Enrico, il parroco impegnato a curare le tradizioni della parrocchia e tutta una serie di persone che hanno a che fare con la quotidianità del luogo. Il tempo scorre inesorabile, scandito dalla pesca e dai "cineforum di strada" organizzati dalle donne, fino all'arrivo di Laura, nuova insegnante del liceo, che altera l'equilibrio di tutti gli isolani, compreso quello di Francesco.