Perché alcuni paesi continuano a restare impantanati in una spirale di guerre, instabilità politica e crisi economiche?
La Repubblica Democratica del Congo è un esempio di questo tipo, un Paese dell'Africa Centrale, ricco di risorse minerarie che, negli ultimi vent'anni ha subito oltre cinque milioni di vittime per i conflitti armati, l'avvicendarsi di diversi sistemi governativi e il massivo impoverimento della sua popolazione. Eppure, nonostante questo conflitto ininterrotto sia, a oggi, il più sanguinoso dopo la Seconda Guerra Mondiale, in Occidente poco si sa delle forze coinvolte e della posta in gioco.
This Is Congo offre uno sguardo coinvolgente e non filtrato su uno dei conflitti più duraturi del continente africano e sulle persone che ogni giorno trovano un modo per sopravvivere a esso. Attraverso le avvincenti storie di quattro personaggi (un informatore in incognito, un patriottico comandante dell'esercito, una trafficante di pietre preziose e un sarto sfollato) il film offre al pubblico un punto di vista tutto congolese sui problemi che piagano questa nazione maestosamente bella. Il colonnello "Kasongo", Mamadou Ndola, Mama Romance e Hakiza Nyantaba sono gli esempi dell'incredibile resilienza di un popolo che vive e muore ormai da generazioni per le brutalità scaturite da questo conflitto. Sebbene le loro strade non si incrocino mai, il tumulto della guerra riverbera trasversalmente sullo sfondo delle loro esistenze. This Is Congo comincia nel 2012, quando il gruppo di ribelli congolesi denominato M23 e supportato da Ruanda e Uganda si è ammassato nella regione del Nord Kivu in Congo, sconvolgendo la pace e la stabilità. Man mano che l'onda dei ribelli si intensifica, osserviamo gli effetti sui quattro protagonisti principali ripercorrendo, al contempo, gli eventi chiave nella storia del Congo. A riprese concluse, tre anni dopo, This Is Congo è riuscito a documentare il più recente ciclo di violenza dall'inizio alla fine, analizzando i retaggi del colonialismo, lo sfruttamento delle materie prime e il genocidio, che hanno contribuito a rendere il Congo quello che appare oggi. Nel novembre del 2016, dopo quindici anni al potere, il presidente Joseph Kabila ha rimandato le elezioni estendendo il suo governo ben oltre le disposizioni costituzionali, per questo la spirale di violenza è destinata a ripartire ancora una volta.