Prendere a calci, bastonare, rubare, cantare, ballare il tip tap, stuprare: Alex, il teppista con la bombetta, si diverte a modo suo. Tragicamente, a spese degli altri. Il percorso di Alex – da punk amorale ad onorato cittadino, previo lavaggio del cervello – viene ambientato in un futuro scioccante dall’ardita interpretazione kubrickiana del romanzo di Anthony Burgess. Immagini indimenticabili, contrappunti musicali da brivido, l’affascinante linguaggio usato da Alex e compari sono miscelati da Kubrick in un’unità frammentaria. Assai discusso alla sua uscita (1971), Arancia Meccanica vinse i premi della Critica Cinematografica di New York per Miglior Film e Miglior Regista e si guadagnò quattro nomination all’Oscar, compresa quella per Miglior Film.