In seguito a un disastro aereo, la scimmia cappuccino Saï, allevata in cattività, precipita accidentalmente nella natura selvaggia della Foresta Amazzonica che stava sorvolando con la famiglia della sua padroncina.
Del tutto impreparata ad affrontare un mondo sconosciuto e pieno di pericoli, la piccola scimmia si ritrova sola e smarrita a fare i conti con la sua improvvisa libertà, priva di qualsiasi aiuto e degli strumenti utili a sopravvivere in un
habitat inospitale, dominato da belve selvagge e da una vegetazione lussureggiante e fittissima.
Saï dovrà trovare il modo per aprirsi un varco nel territorio apparentemente inaccessibile che ora la circonda e per imparare a proteggersi dalle numerose trappole tese dalla Natura che sembra assediarla.
Esplorando timidamente i dintorni alla ricerca di cibo e di un riparo, la scimmietta si ritroverà faccia a faccia con specie animali mai incontrate prima e di cui non immagina le reazioni: dai giaguari ai coccodrilli, dai boa ai tapiri alle lontre giganti. Presto scoprirà che la sola speranza di sopravvivere è rappresentata dal branco di scimmie della sua stessa specie in cui si imbatterà fortuitamente durante il suo peregrinare.
Il lungo cammino che percorre alla ricerca della chiave per la sopravvivenza la condurrà a ristabilire il naturale vincolo con Madre Natura e a testimoniare una volta in più come quest’ultima, apparentemente ostile e inaffidabile per chi non sia in grado di decodificarla, si riveli la prima e più importante fonte di vita per chi si sforzi di interpretarla.