Alcuni senzatetto sono seduti o sdraiati per le strade di Torino nel loro giaciglio. Un senzatetto, Rodolfo, viene trovato morto in strada. Alcune decine di amici senzatetto marciano uniti, quasi come nel dipinto "Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo, nell'ospedale dove gravitava, per rendergli l'estremo saluto. In una ellissi narrativa, alcuni senzatetto, tra cui lo stesso Rodolfo, seduti in una sala d'aspetto dell'ospedale, raccontano come sono diventati senza tetto e senza lavoro. Dopo una visionaria marcia funebre per i corridoi dell'ospedale, i circa 40 senzatetto, di diverse nazionalità e religione, ricordano, nella chiesetta dell'ospedale, l'amico Rodolfo scomparso, e denunciano che da molti anni non lavorano e dormono per strada. Poi dicono delle libere e spontanee preghiere, guardando/invocando la telecamera, come se si stessero rivolgendo al Dio della propria religione. Il finale è miracolistico, alla De Sica/Zavattini di "Miracolo a Milano", realizzato con effetti speciali visivi. "AL DI QUA" è un docu-film poetico e autoriale di denuncia sociale, girato con stile visionario e rigoroso, sul dramma umanitario universale della povertà e dei senzatetto, in aumento a dismisura a causa della crisi economica e sociale di questi ultimi anni.