Regista, attore e autore, Simon McBurney è uno dei più innovativi ed autorevoli artisti del teatro di oggi. Ha ottenuto i premi Evening Standard e London Critics Circle Awards per Miglior Lavoro Teatrale per A Disappearing Number, che ha rappresentato al Barbican Theatre di Londra.
Cofondatore della compagnia Complicité (originariamente chiamata Théâtre de Complicité), McBurney ha scritto, diretto ed recitato in più di quaranta produzioni della compagnia stessa.
Il pubblico di New York ha visto i suoi allestimenti ed adattamenti di The Three Lives of Lucie Cabrol, al Lincoln Center Festival del 1996; Le sedie, che ha ricevuto sei nomination ai Tony Award nel 1998; The Street of Crocodiles, al Lincoln Center Festival del 1998; The Noise of Time, al Lincoln Center in collaborazione con The Emerson String Quartet nel 2000 e successivamente nel 2003; Mnemonic, che ha vinto tre Lucille Lortel Awards inclusa la Unique Theatrical Experience del 2001; La resistibile ascesa di Arturo Ui del 2002, prodotto con il National Actors Theatre di Tony Randall, nel quale appariva Al Pacino; L'elefante scomparso, al Lincoln Center Festival del 2004 e le rivisitazioni di Brodway del 2008-2009 di All My Sons, con John Lithgow e Dianne Wiest.
Ha collaborato con il compositore russo Alexander Raskatov su un adattamento ad opera del romanzo breve di Mikhail Bulgakov "Cuore di cane", portato in palcoscenico al Dutch National Opera di Amsterdam e al ENO (English National Opera) al West End di Londra nel 2010.
McBurney ha ricevuto nel 2008 il premio Konrad Wolf Prize della Berlin Academy of Arts conferito ad artisti che eccellono in molteplici discipline. Sempre nel 2008, è stato il primo regista non giapponese a essere insignito del Yomiuri Theatre Awards Grand Prize, per il suo allestimento di Shun-kin.
Come attore, lavora intensamente sia nel cinema che in televisione. Tra i suoi film si
annoverano "Friends with Money" di Nicole Holofcener, al fianco di Frances McDormand, "Tom & Viv - nel bene, nel male, per sempre" di Brian Gilbert, "Le cinque vite di Hector" di Bill Forsyth, "Onegin" di Martha Fiennes, "Bright Young Things" di Stephen Fry, "The Manchurian Candidate" di Jonathan Demme, con Denzel Washington, "L'ultimo re di Scozia" di Kevin Macdonald, insieme al vincitore dell'Academy Award Forest Whitaker, "La bussola d'oro" di Chris Weitz, "La duchessa" di Saul Dibb, al fianco di Keira Knightley, "Nessuna verità" e "Robin Hood" di Ridley Scott, "Harry Potter e i doni della morte parte 1" di David Yates', dove dà la
voce a Kreacher e anche "Jane Eyre" di Cary Joji Fukunaga. In televisione, ha avuto un ruolo principale ne "I Borgia" al fianco di Jeremy Irons e in "Rev", accanto a Tom Hollander.