Fin dagli anni Settanta Amir Naderi è considerato una delle figure più influenti del "nuovo cinema iraniano". Entra nella scena internazionale grazie ad alcuni film, diventati dei classici della storia del cinema, come "Waiting" (1974), "The Runner" (1985) e "Water, Wind, Dust" (1989), con cui ha vinto la Mongolfiera d'Oro al Three Continents Festival di Nantes. Naderi è il primo importante regista iraniano a lasciare il suo Paese alla fine degli anni Ottanta, quando si trasferisce a New York. I suoi film americani, inimitabili nel cogliere una certa anima ormai evanescente di New York, sono presentati in importanti kermesse internazionali come il New Directors/New Films, il Festival di Cannes, il Tribeca, il Sundance e il Torino Film Festival, al quale partecipa nel 2002 con "Marathon - Enigma a Manhattan" e nel 2005 con "Sound Barrier". Quest'ultimo ha ricevuto il Premio della critica Roberto Rossellini nel 2006 alla Festa del Cinema di Roma. Alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia Naderi partecipa nel 2008 nel Concorso ufficiale con "Vegas: Based on a True Story" e nel 2011 con il suo ultimo lungometraggio, "Cut", girato in Giappone, film d'apertura della sezione Orizzonti nel 2011 e poi vincitore del Premio per la Miglior regia al 21° Japanese Professional Movie Awards. L'anno seguente, sempre a Venezia, fa parte della giuria di Orizzonti e nel 2014 presenta nella sezione Venezia Classici il documentario "Mise en scène with Arthur Penn (a conversation)". I suoi film sono stati scelti come oggetto di retrospettive nei Musei e nei Festival cinematografici di tutto il mondo, al Lincoln Center di New York, a Pusan nella Corea del Sud e in Italia a Torino.
Monte
- Regia di: Amir Nadari