Il numero "4021" è un giovanotto romano, di umilissime origini, con poca cultura e insufficiente educazione alla vita, cresciuto in periferia, con zero sogni nel cassetto, perché nessuno gli ha mai insegnato che se ne potessero avere. Ha appena trent'anni, ma se ne sente addosso quasi il doppio. Ha già, infatti, un matrimonio fallito alle spalle con l'unica donna che abbia amato, Daniela, e che lo ha lasciato per un uomo più concreto e presente. L'agente 4021, non ha nome, o forse non se lo ricorda neanche più. Ha sempre vissuto un'esistenza trasparente; non ha amici, non ha una vita sociale, e non vede alcun futuro davanti a sé. E' solo e disperato e sta per mettere fine alla sua vita nella spiaggia vicino Roma in cui ha conosciuto Daniela. La vita lo ha messo alle strette da sempre, e ora più che mai. Tra la crisi sul lavoro, la pressione esercitata da un capo cinico e meschino, un fratello a carico che non vuole crescere, l'affitto arretrato, alimenti familiari da versare ogni mese… e i libri per la scuola, nuoto e calcetto per il ragazzino che sta crescendo - a casa con l'ex moglie e il nuovo compagno -, ha pensato di uscirne chiedendo aiuto ad un usuraio di zona, un "cravattaro", che adesso per. rivuole indietro tutti i suoi soldi, compresi gli spropositati interessi. Su quella spiaggia, l'agente 4021 sta per premere il grilletto della pistola che si è puntato alla testa, ma qualcosa dentro di lui lo ferma. Una voce, una sensazione, arrivate a strappargli via il coraggio. Cos., mette via l'arma, risale in macchina e torna a quel che resta della sua misera esistenza. Si dirige al ristorante "Da Agostino", uno di quelli che serve abitualmente. L'unico che pu. dargli un po' di respiro saldando le fatture della merce consegnategli. Ma Agostino ha il locale semivuoto da mesi a causa della crisi e si rifiuta di saldare i debiti accumulati negli ultimi tempi. Pagherà, promette. Solo, non ora. Ci vorrà un po' di tempo. L'agente 4021 ha un disperato bisogno di soldi. Non vede più nessuna via d'uscita e la sua mente va in corto circuito. Si siede ad uno dei tavoli del locale, esausto e con la vista annebbiata. Chiude gli occhi e cade cos. in un sonno profondo in cui rivive gli episodi più significativi della sua vita: l'incontro con Daniela, la nascita del loro figlio, la prima crisi coniugale, la rapina in gioielleria e quello strano ragazzo rom che continua a seguirlo ovunque apparendo dal nulla. Il passato si mischia al presente. Non vi è più un ordine ben preciso nelle cose che ha vissuto o deve ancora vivere. Al suo risveglio, su quel tavolo nel ristorante di Agostino, tutto è uguale eppure qualcosa è cambiato. All'interno di quello che gli sembrava solo un sogno confuso ha commesso un'azione disperata da cui non pu. più tornare indietro e, a breve, ne commetterà un'altra ancora peggiore, quando punterà la pistola contro lo stesso Agostino e sarà pronto a premere quel grilletto.