In questo racconto incalzante e avvincente, Jonah, insanguinato e mal ridotto, riprende conoscenza in una fossa piena di cadaveri. Quando riesce a uscirne, trova una baita e cinque sconosciuti al suo interno che, come Jonah, non hanno la minima idea di dove o chi siano e non hanno neanche idea di cosa sia accaduto all'ambiente desolato che li circonda. Nell'accanita ricerca di una via d'uscita, i sei personaggi scoprono che potrebbero non essere soli. Nella urgente necessità di risposte e cibo, il gruppetto inizia a farsi prendere dal panico e si rivoltano gli uni contro gli altri, tentano di ricostruire i fatti che li hanno condotti in quella situazione e cercano di trovare il modo di sopravvivere. Quando incontrano un'orrenda megera che sembra un cadavere, incatenata in un capanno abbandonato, circondata solo dai suoi escrementi, appare evidente che quella foresta è oltremodo inospitale. A corto di risposte e di tempo, Jonah e i suoi compagni avvertono che per sopravvivere in quella landa desolata devono decifrare l'inspiegabile ostilità racchiusa nelle tenebre di quel paesaggio abbandonato. Che luogo è quello e cos'è successo a tutti loro? Jonah ha dei brevi flashback del proprio passato ed è costretto ad affrontare la tremenda presa di coscienza di chi era un tempo e dell'inquietante identità dei suoi compagni. Man mano che ritrova la memoria, finalmente comprende la tremenda verità su dove si trovi e perché, ed è molto peggio di quanto potesse immaginare.